Passeggiata per famiglie nella zona archeologica di Fiavé, patrimonio UNESCO. Lungo il sentiero si possono trovare le tracce lasciate dai protagonisti del racconto.
Il sentiero è segnalato con un segnavia in legno.
Il sentiero oltrepassa il Doss dei Gustinacci, dove ancora si vedono resti di abitazioni in pietra del 1300 a.C. poi, dopo un breve tratto in mezzo alla vegetazione, attraversa e costeggia la torbiera, una zona umida con caratteristiche ambientali particolari che consentono la vita di specie diverse.
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Lungo i Sentieri per Piccoli Camminatori, camminare è come entrare nelle fiabe. Clicca qui per ascoltare "Il pifferaio magico e le palafitte".
Il numero di telefono per le emergenze è il 112.
Le informazioni contenute in questa scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.
Circa 15.000 anni fa dopo l’ultima glaciazione, si formò un lago, chiamato Carera. In estate, lungo le sponde di questo lago, arrivavano i primi cacciatori mesolitici poi, nel tardo Neolitico, altri uomini fondarono il primo villaggio su palafitte. Da quel momento in poi vennero costruiti diversi villaggi, progressivamente distrutti o abbandonati.
Di quei villaggi, oggi puoi ancora vedere, lungo il sentiero, diversi pali in legno che emergono dal piccolo lago Carera. I resti delle palafitte e di molti altri oggetti si sono conservati grazie alla torba, cioè l’accumulo della vegetazione sul fondo del lago. Il sito archeologico di Fiavè è uno dei 111 siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. I ritrovamenti degli archeologici e tutte le informazioni si trovano nel Museo delle Palafitte di Fiavè.
Il sentiero prosegue oltre il sito archeologico e, attraverso una passerella in legno, si collega ad una strada sterrata che costeggia il margine della torbiera, al confine con i prati: una torretta lignea permette di osservare gli uccelli che frequentano la zona umida. Al termine della strada si prosegue su un’altra passerella che attraversa un tratto di acquitrino per ricollegarsi ad una via sterrata che costeggia il margine del bosco e la campagna.
Fiavé è collegata agli altri centri del Garda Trentino dalla linea bus extraurbana 211 (Riva del Garda - Tenno - Fiavé - Ponte Arche).
Informazioni aggiornate su orari e tratte.
Da Ponte Arche/Comano Terme seguire le indicazioni per Fiavé, da qui proseguire verso l’area archeologica (8 km).
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Parcheggi liberi in zona archeologica oppure in loc. La Pineta.
Questa escursione è piuttosto semplice e non presenta particolari difficoltà. Tuttavia, consigliamo di indossare calzature adeguate e di portarsi un cappello, crema solare, occhiali da sole. Non dimenticarti dell'acqua.